Ballata triste dell'amor rubato

07 March 2013

Colombe rapaci le tue mani su
due candide colline innevate.

Ali bramose nude di indugio
vagano e trovano nido,
languido rifugio
tra gli umidi solchi
di un corpo straziato
di assenza.

Trafitto e inchiodato
da dardo beffardo,
chiuso si apre alle lascive
vie dell'amore, in tacita
espiazione per palpito ruggente
di recondita follia.

Perso tra gli oscuri
abissi del piacere
danza veloce il tuo
ventre fedifrago
in solitario amplesso, come
in tragica e triste ballata.

Di lussuria vestita e di passione
nutrita, si infila morbosa la luna
tra umori ed ardori del pungente
giaciglio, a far proprie le
solinghe note stonate
del disarmonico canto.

Volo saziato di rapace
colomba su un cielo
bruciato, che lento
ed esangue, clemente
si spegne nel tragico
tormento del mattino.

Luisa Foddai